Market Overview

In Italia, dal 2010 ad oggi, si calcolano mediamente 900.000 tonnellate di rifiuti tessili prodotti ogni anno.

Nel 2015 sono state prodotte 881.000 tonnellate di rifiuti tessili, di cui solo 133.000 tonnellate sono state recuperate.

I rifiuti tessili possono essere divisi in due categorie principali: 

· CASCAMI, sono rifiuti prodotti direttamente in fase di produzione, scarti di produzione

· INDUMENTI USATI, in base alle loro caratteristiche possono essere rivenduti, esportati nei paesi più poveri o diventare rifiuti da smaltire

Gli scarti tessili, dal 2017 sono considerati RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI

Nell'Unione Europea, ogni anno vengono generate fino a 2 milioni di tonnellate di indumenti usati, ma solo il 10-12 % degli abiti (magari quelli di maggiore qualità e non certo quelli della Fast Fashion) viene reimmesso nel mercato e rivenduto come usato e vintage, i restanti, 80% e più, vengono esportati nei paesi del sud del mondo o diventano direttamente rifiuti da portare in discarica o bruciare negli inceneritori.

Esiste un'altra criticità non molto conosciuta: l'industria tessile è ad oggi una delle maggiori consumatrici di acqua al mondo ed è anche una delle maggiori responsabili dell'inquinamento di fiumi e mari con le numerose sostanze chimiche utilizzate. Secondo Greenpeace si tratta di 3500 sostanze usate per le tinte, gli ammorbidenti, ecc.

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Ciclo di vita dei
prodotti tessili

3 modelli di riciclo

I modello

Scarti tessili: Rifiuti o risorsa?

*il punto 2 prevede la progettazione e realizzazione di un macchinario che svolga quella funzione

II modello

Riciclo Secondario

III modello

Riciclo Terziario

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